Titolo articolo: Una mattina contro il bullismo
Data: [16-04-2008]
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Tradate
Andrea Ongaro per un una mattinata contro il bullismo
Il campione di kickboxing ha presenziato all’incontro con gli studenti dell’Istituto Geymonat: «Con l’impegno si può raggiungere i propri obiettivi»
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Il campione di kickboxing grande protagonista degli incontro con gli studenti dell’Istituto Gaymonat di Tradate. Lo sportivo è stato infatti ospite della mattina di lunedì dedicata al bullismo e organizzata dagli stessi stessi studenti al cinema Paolo Grassi con la proiezione del film “Coach Carter” con la collaborazione di Lmcoaching. Titolo dell’incontro, “Diamo forma al nostro valore”.
Si è trattato di un incontro rivolto agli allievi del biennio (1° e 2° anno) del Liceo Scientifico Tecnologico e dell’ITIS nell’ambito di una serie di eventi/progetti organizzati nel corso di questo anno scolastico dagli allievi Rappresentanti di Istituto e da alcuni Ex allievi che in passato hanno ricoperto questo ruolo. Sono attualmente ancora in fase di progettazione e definizione altri appuntamenti di Cineforum a tema anche per gli allievi del triennio (3°,4°e 5° anno).
La mattinata è stata aperta da Federico Martegani, rappresentante d’istituto, che, insieme agli altri allievi coinvolti nell’organizzazione, ha accolto i quasi 400 allievi presenti e ha introdotto il film e fatto un breve cenno al programma generale del cineforum.
Al termine del film un avvincente filmato sulla sua esperienza e i suoi successi ha introdotto l’ingresso di Andrea Ongaro, campione italiano, campione europeo e vincitore di 6 coppe del mondo di Kickboxing. Andrea Ongaro ha portato il suo esempio personale di come avere un obiettivo chiaro, impegnarsi per raggiungerlo, seguire le indicazioni delle proprie figure di riferimento e tanta determinazione favoriscano il raggiungimento di risultati spesso straordinari e di come lo sport possa essere per i giovani un aiuto per migliorare, un modello per come raggiungere successi nella vita, un ambito in cui sviluppare ed “addestrare” il proprio carattere, coltivare valori sani, incrementare le proprie capacità, i propri comportamenti ed acquisire abitudini adeguate per imparare ad esprimere al meglio noi stessi in ogni ambito.
Andrea Ongaro stesso ha accolto sul palco per il suo intervento Massimo Dal Soglio, fondatore e Leader Coach di Lmcoaching (www.lmcoaching.it), esperto in motivazione e in percorsi di formazione per lo sviluppo delle migliori capacità di leadership nel business, nello sport, nella vita e Perfomance Coach personale di Andrea.
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Massimo Dal Soglio, partendo proprio dall’esempio dell’atleta, ha presentato ai ragazzi la figura del Coach che con la propria attività supporta e aiuta tutte quelle persone, studenti, uomini d’affari, professionisti, atleti, che hanno uno scopo comune: migliorare.
«Se una persona lo vuole realmente e se si impegna in questa direzione, può arrivare a raggiungere i propri obiettivi, realizzare i propri sogni e raggiungendoli può essere a sua volta di aiuto, oltre che a se stesso, alla propria famiglia, agli amici, ai colleghi, agli altri – ha spiegato Onagro -. Il potere della disciplina, nello sport così come nella vita sta proprio nella possibilità di comprendere che tutto ciò che si avrà nella vita stessa è frutto delle nostre decisioni e di un duro lavoro, ed è per questo che poche persone vi si dedicano con costanza».
«Vedete negli adulti di riferimento presenti nella Vostra vita una grande opportunità per Voi e la vostra crescita – ha dichiarato Massimo Dal Soglio- Sta a ciascuno di Voi poi scegliere se utilizzarla o se scaricare su altri o sulle difficoltà le Vostre responsabilità. Le sfide, gli ostacoli sono opportunità nascoste e devono trasformarsi in stimoli, in occasioni per aumentare, per rafforzare la consapevolezza del nostro potenziale, temprano la nostra determinazione e potenziano la nostra sicurezza e la fiducia in noi stessi. La prepotenza, l’arroganza, come emerge chiaramente dal film che abbiamo visto, nascono spesso dalla paura, paura di sbagliare, paura di non essere all’altezza, paura di essere troppo potenti, paura di non saper gestire le nostre emozioni, paura del giudizio altrui e fanno perdere prima di tutto noi stessi limitando le possibilità di essere persone migliori».
Ha concluso la mattinata l’intervento della Signora Giuseppina De Carli vice presidente dell’Associazione SoS bullismo, che ha brevemente illustrato la propria esperienza di madre coinvolta direttamente nelle conseguenze che questo fenomeno può generare. L’Associazione è nata proprio per un confronto ed un supporto reciproco tra ragazzi e genitori che vivono esperienze legate al bullismo; il sito di riferimento, www.bullismo.com, conta 200.000 ingressi ogni anno. Ha invitato i ragazzi a visitarlo e ad aiutare chi manda dei segnali perché tutti noi possiamo essere delle risorse e dobbiamo dare un contributo positivo.
16/04/2008